udu padovaUDU Padova. A seguito della delibera approvata ieri in Consiglio Comunale che impegna il Comune a stanziare 500.000€ in servizi per il diritto allo studio nella città di Padova, come Studenti Per Udu Padova vogliamo rilanciare a tutte le istituzioni coinvolgibili la nostra proposta per la costruzione di un servizio di trasporto pubblico cittadino per gli studenti della nostra Università. Questo servizio deve essere gratuito per ogni studente iscritto o comunque con un contributo minimo, in modo da favorire la mobilità universitaria all’interno della città e da avviare una politica ambientale consistente ed efficace.

“Parlare di gratuità sui trasporti cittadini (gratuità che comprenderebbe anche il collegamento alla sede di Legnaro ed ai comuni della fascia metropolitana limitrofe al Comune) non riguarda solo una mera questione di risparmio economico sul costo del biglietto singolo – spiega Enrico Mazzo, coordinatore di Studenti Per Udu Padova – da anni ripetiamo che la nostra città necessita di un nuovo piano di investimento che coinvolga il servizio pubblico di trasporto, a partire dalla rete locale fino ad un’estensione regionale con un biglietto unico (già esistente in altre regioni d’Italia). Investire nel trasporto pubblico, assieme agli studenti, significa investire in mobilità sostenibile e significa farlo con una fetta consistente della popolazione che vive Padova quotidianamente: sia per gli studenti fuorisede che ci abitano, che per i tantissimi studenti pendolari che ci trascorrono gran parte della propria giornata ma ai quali farebbe altrettanto comodo disporre di autobus a costo-zero per raggiungere più facilmente le sedi universitarie dalla stazione, e viceversa.”

Continua Mazzo: “Abbiamo tutti potuto apprendere dalle dichiarazioni sui giornali del vicesindaco Lorenzoni che il costo di un simile servizio dovrebbe aggirarsi attorno ai 2,4 milioni, venendo a costare per ogni singolo studente padovano circa 40 euro, che andrebbero aggiunti alle tasse universitarie, rispetto ai costi di 225 o 290 di tariffa abbonamento annuale urbano agevolato studenti. L’ateneo patavino ha ricevuto per l’attuale anno accademico un aumento del finanziamento ordinario di 2,2 milioni, destinati alla copertura della No Tax Area per gli studenti con un ISEE familiare inferiore ai 13.000: il costo complessivo di questa misura è di 3,8 milioni, che sono stati totalmente coperti attraverso un leggero aumento della contribuzione studentesca. Per il prossimo anno accademico, il fondo nazionale da ripartire per il sostegno di tale misura salirà stabilmente da 55 a 105 milioni, consentendo sicuramente all’ateneo di ricevere l’intero importo di 3,8 milioni.”

“È evidente che il nostro ateneo si troverà di fronte ad un aumento delle proprie risorse economiche, per cui chiediamo che la differenza tra quanto percepito quest’anno e quanto verrà percepito per l’anno accademico 2018/2019 sia investita per abbassare il costo dell’ipotetico abbonamento per studenti: i 1,6 milioni di euro sommati ai 500.000 euro stanziati dal comune copriranno gran parte della spesa necessaria prospettata, riducendo notevolmente la quota dei 40 euro a testa.” Mazzo concude: “Si potrebbe giungere ad un risultato eccezionale, vicino al servizio gratuito: l’accesso a tutti i mezzi pubblici per ciascuno studente ad un costo annuale inferiore ai 20 euro a testa.”

Questo risultato, oltre a consentire di raggiungere gli obiettivi di incentivo alla mobilità studentesca e di maggior tutela dell’ambiente nella nostra città, consentirebbe agli studenti iscritti ai corsi di Agripolis nel comune di Legnaro di veder riconosciuto il proprio diritto allo studio: l’abbonamento extraurbano che consente di raggiungere la loro sede di studio ha un costo superiore ai 350 euro annuali, un peso notevole per il reddito delle famiglie che ne sostengono gli studi ed una grave ingiustizia che scoraggia anche molti studenti nella scelta di insegnamenti e corsi da seguire erogati nella sede di Agripolis (anche se il corso di laurea ha sede a Padova).

Chiediamo a gran voce all’Università di Padova di fare la sua parte in questo progetto ambizioso e lungimirante, per ripensare la mobilità nella nostra città ed il modo in cui gli studenti si muovono: questo anche alla luce dei nuovi investimenti messi in piedi dal comune in termini di mobilità cittadina (primo su tutti, la nuova linea del tram) ed i necessari potenziamenti che si dovranno mettere in atto per collegare la stazione dei treni con il campus della ex Caserma Piave.

Le nostre proposte, e le motivazioni che ci spingono a sostenerle a gran voce, non rimangano inascoltate.

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