Molte università hanno diffuso un questionario commissionato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca “per valutare l’opportunità di istituire uno strumento finanziario per erogare prestiti finalizzati all’accesso agli studi universitari”. Si tratterebbe di una misura indirizzata alle Regioni obiettivo del Programma Operativo Nazionale (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia). La “soluzione” alle carenze del diritto allo studio sarebbe quindi indebitare gli studenti, in particolare quelli del SUD dove la disoccupazione giovanile è più grave.
L’UDU invita al boicottaggio della consultazione. Diciamo no al debito studentesco e chiediamo di investire nel diritto allo studio.
Dopo appena un mese dall’insediamento, il Governo Conte, e in particolare il MIUR, mostrano la vera faccia del “cambiamento”: il ritorno alle politiche universitarie del duo Gelmini-Tremonti! A tutti gli studenti di diverse università è stato inviato un questionario per verificare l’opportunità di istituire i prestiti d’onore. Il questionario, la cui elaborazione è stata affidata alla società privata PwC, consiste in un modulo google dalla dubbia serietà scientifica. Il form è compilabile infatti per un numero infinito di volte e da chiunque, quindi anche da chi volesse indirizzarne l’esito. E soprattutto non si richiede alcuna opinione di merito sullo strumento, ma unicamente informazioni utili ad elaborare un’eventuale proposta di prestito d’onore. . Ancora una volta si è deciso, di bypassare il parere degli organi di rappresentanza nazionale della comunità accademica, primo tra tutti il CNSU. È evidente che Il confronto reale con gli studenti non interessa a questo Ministero.
La risposta al sottofinanziamento pubblico non può essere favorire le banche e ipotecare il futuro dei giovani. Riteniamo poi assurdo che la misura sia pensata in particolare per gli studenti delle Regioni del SUD, le più colpite dalla disoccupazione giovanile, il che renderebbe ancora più difficile liberarsi dal debito contratto per proseguire gli studi. Tutto questo, mentre da parte del Ministro Bussetti non è ancora stata detta una parola rispetto alla necessità di innalzare la no-tax area, abbassare le tasse universitarie e investire i 150 milioni di euro mancanti del finanziamento statale per le borse di studio, che creano la peculiarità tutta italiana degli idonei non beneficiari di borsa di studio. Il disegno della Legge Gelmini era quello di tagliare i finanziamenti all’università, diminuire le borse di studio e far pesare il tutto sulle tasche degli studenti: il disegno si è avverato facendo aumentare le tasse universitarie del 61% in 10 anni (nel 2005 la tassa media a livello nazionale era di €775, dieci anni dopo di €1250) e facendo violare agli atenei i limiti imposti sulla contribuzione, facendo sì che agli studenti vengano scippati 259 milioni di euro l’anno, come dimostrato nelle nostre inchieste riguardanti le tasse universitarie “Sulle nostre spalle” e “Atenei fuorilegge” dello scorso anno.
Negli Stati in cui il prestito d’onore esiste da anni, gli unici attori ad esserne entusiasti sono le banche: negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, dove i prestiti d’onore hanno addirittura sostituito le borse di studio, il debito studentesco ha prodotto povertà, aumentato le disuguaglianze e creato una bolla finanziaria tutt’altro che ignorabile, con tutte le conseguenze umane e sociali che sono state evidenziate da ricerche accademiche e da quotidiani internazionali quali il “New York Times” con il celebre articolo “For Poor, Leap to College Often Ends in a Hard Fall”. Se il Ministero pensa di puntare al debito studentesco sotto traccia per non assumersi la responsabilità del finanziamento delle borse di studio, ha sbagliato tutto: noi vogliamo investimenti per l’università e per il diritto allo studio e scenderemo in piazza contro il debito studentesco e ogni ipoteca sul nostro futuro!
Chiediamo l’immediato ritiro, oltre che della proposta, di questo questionario fasullo. E chiediamo agli studenti di boicottarlo in massa finché non sarà ritirato.
PARTECIPA AL BOICOTTAGGIO!
Boicotta il questionario inserendo solo le risposte obbligatorie e rispondendo “0” (ZERO)
alla domanda “Qual è l’importo massimo del prestito che saresti disposto a contrarre?”.
Segui le istruzioni nel video e vai al QUESTIONARIO
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