Ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato all’unanimità il cosiddetto “Decreto Sicurezza”, che di fatto accorpa i provvedimenti che riguardano immigrazione e sicurezza.

Il Governo così facendo tratta gli stranieri come un problema di ordine pubblico, anziché una questione sociale riducendo in maniera netta i diritti di cui possono godere e ignorando come i reati siano in calo.

L’impianto generale del decreto è incentrato sui principi della punizione e dell’odio verso il diverso, verso chi si oppone e manifesta.
Basti pensare che viene limitata fortemente la protezione umanitaria, vengono stanziati più fondi per i rimpatri e viene revocato lo status di richiedente asilo anche dopo la condanna di primo grado rispetto a infrazioni, come ad esempio la resistenza a pubblico ufficiale, andando peraltro contro le leggi e la Costituzione che sanciscono il principio di non colpevolezza finché la sentenza non diviene definitiva.
Viene inoltre ampliato il cosiddetto “Daspo Urbano”, introdotto dall’ex Ministro Minniti, estendendolo oltre alle stazioni e alle zone turistiche anche alle aree in cui sono presenti presidi medici e dove si svolgono mercati, fiere e pubblici spettacoli, dichiarando di fatto guerra agli ultimi e agli emarginati considerati lesivi del decoro urbano.

Noi crediamo che questo non sia il modo di garantire la sicurezza all’interno del paese, anzi: non si fa altro che accrescere l’immigrazione clandestina e perseguitare di fatto gli ultimi e gli emarginati, anzichè aiutarli, cavalcando il crescente odio verso i più deboli e coloro che hanno un pensiero diverso.

All’immigrazione vanno date risposte sociali, non securitarie. Salvini cerca di istituzionalizzare l’odio, il razzismo e la xenofobia.
Non possiamo accettarlo: saremo nelle piazze, nelle scuole e nelle università per gridare che la sicurezza nelle scuole e nei luoghi di lavoro, l’inclusione del diverso, la tutela del cittadino contro i fascismi sono l’unica sicurezza di cui abbiamo bisogno!

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