I ritardi nell’erogazione delle borse di studio sono inaccettabili: l’Unione degli Universitari denuncia come siano migliaia gli studenti e le studentesse che, in tutta Italia, stanno attendendo da mesi le borse di studio. Alessia Polisini dell’Esecutivo dell’UDU dichiara: “Questa situazione non è sostenibile. Riceviamo segnalazioni da Abruzzo, Lombardia, Veneto, Trentino e Messina di studenti e studentesse in gravissima difficoltà economica che si vedono ancora negata la borsa di studio a causa dei ritardi di erogazione dei fondi PNRR. Senza quelle risorse, gli enti per il diritto allo studio non sono in grado di erogare tutte le borse”.

Ma il problema è anche un altro, ossia gli stanziamenti statali insufficienti. Alla Ministra Bernini sono state presentate interrogazioni dal Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU) e alla Camera, grazie al deputato Nicola Zingaretti. Polisini spiega: “Le regioni hanno stimato che il 15% del fabbisogno per le borse di studio non è coperto. Per questo motivo avevamo chiesto al Governo di stanziare fondi aggiuntivi nella legge di bilancio, ma siamo stati ignorati. Il risultato? Gli studenti sono idonei alla borsa perchè rispettano tutti i requisiti, ma non possono accedere ai sostegni del diritto allo studio per carenza di risorse. Non ci arrendiamo: abbiamo inviato tramite il CNSU un’interrogazione scritta alla Ministra dell’Università e della Ricerca e siamo in attesa di una risposta. Speriamo che anche l’opposizione ci aiuti nella battaglia, ben venga perciò l’interrogazione presentata da Zingaretti”.

“È inaccettabile – conclude l’UDU – mettere a rischio i percorsi universitari di studenti che hanno diritto alla borsa e che in questa situazione precaria si trovano a doversi sostentare con mezzi propri o cercare un lavoro, dovendo anche conseguire i crediti necessari a rispettare i criteri di merito per il mantenimento della borsa di studio. E se non si riesce ad arrivare a fine mese, l’unica strada è abbandonare gli studi universitari“.

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