
Emergenza fuori sede, indagine dell’UDU con 20mila risposte: in media 430€ per una camera singola spese incluse, oltre il 10% degli affitti presenta irregolarità. Il 30 ottobre verrà consegnata a Bernini.
L’Unione degli Universitari ha presentato oggi a Roma il report “Emergenza fuorisede” che si basa su 20mila risposte raccolte da tutta Italia nell’ambito dell’indagine “Senza casa, senza futuro” promossa con CGIL e SUNIA. “Dall’indagine – rende noto Simone Agutoli, responsabile della questione abitativa per l’UDU – emergono dati molto preoccupanti sulla giunga degli affitti. In media una stanza singola costa 350€ al mese, a cui aggiungere circa 80€ di bollette e spese condominiali. I record negativi spettano a Milano dove si paga in totale 650€ in media per una camera singola, seguita da Bologna e Roma sui 500€. Sono cifre assurde, dovute un’offerta che non regge il passo con la domanda e che sono quasi impossibili da sostenere per una famiglia media”.
“Il risultato – continua Agutoli – è duplice. Da una parte, molti studenti rinunciano a studiare per i costi eccessivi, le condizioni degli alloggi e la carenza di soluzioni. E chi decide di trasferirsi lo stesso, si orienta sempre di più verso la camera doppia, con uno studente su quattro che oggi vive in una camera doppia. Il picco del 50% si trova a Venezia, seguita da Milano, Brescia, Trento e Bologna. L’1% sta addirittura in tripla. Il risparmio è comunque minimo, circa il 20% in meno rispetto alla camera singola ed infatti il 30% degli studenti ci dice di essere in grave difficoltà economica ad arrivare a fine mese per via delle spese legate all’alloggio”.
“Ci preoccupa anche il nero. Circa il 5,5% degli studenti – spiega sempre Agutoli – non ha alcun contratto, con il primato negativo di Napoli dove un rapporto su quattro risulta essere privo di contratto scritto. Segue Catania, Benevento e Palermo sopra al 15%. Se però aggiungiamo anche le irregolarità parziali, come cifre non concordate espressamente dal contratto, stimiamo che la percentuale nazionale di contratti irregolari superi il 10% a livello nazionale. Un altro dato allarmante è quello delle discriminazioni, con il 13% di universitari che fatica a trovare alloggio per motivi legati al genere, il 4% per razzismo”.
Quattro le proposte elaborate dall’Unione degli Universitari e che verranno portate all’incontro previsto con la Ministra Bernini, previsto per il 30 ottobre. Le spiega Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’UDU: “In questa legge di bilancio, chiediamo uno stanziamento immediato di 100 milioni per un fondo a sostengo degli studenti fuorisede. Ma anche intervenire sulle borse di studio con almeno 300 milioni, per aumentarle e garantirle a tutti gli idonei. È fondamentale intervenire sulla leva fiscale e sulla regolamentazione, limitando e disincentivando le locazioni brevi turistiche, il canone ordinario e lo sfitto”.
“L’ultima richiesta collegata al tema abitativo – conclude Piredda – è di prevedere un serio piano di investimenti in alloggi pubblici, stanziando almeno 3 miliardi sul bilancio pluriennale e rivedendo il PNRR. Abbiamo infatti denunciato insieme alla CGIL e al SUNIA come i finanziamenti europei stiano andando principalmente su alloggi privati, i quali possono arrivare a costare anche mille euro al mese. Crediamo invece che il PNRR debba andare a garantire posti letto accessibili anche agli studenti più bisognosi. Su questo non ci arrendiamo e chiederemo conto del lavoro svolto dal Governo all’incontro con la Ministra Bernini”. All’incontro con la Ministra Bernini, fa sapere l’Unione degli Universitari, verranno portate tutta una serie di proposte relative non solo al tema abitativo, ma più in generale il diritto allo studio, i trasporti, la salute mentale, la tassazione studentesca e la precarietà giovanile.
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