CC BY 2.0 DEED di Università di Pavia - contiene modifiche su schermo

“Non è vero che ci sono risorse aggiuntive per l’edilizia universitaria. Semplicemente hanno tagliato sull’edilizia generale degli atenei, spostando le risorse sugli alloggi universitari. Un gioco delle tre carte a somma zero” attacca l’Unione degli Universitari in un comunicato.

Gli emendamenti approvati al Senato sono una presa in giro agli universitari. Bernini continua a fare così, mette risorse ipotetiche tra due o tre anni e le spaccia per un grande successo. Oppure sposta soldi da un capitolo all’altro, sacrificando i progetti di riqualificazione ed efficientamento energetico degli atenei, oppure l’acquisizione delle grandi attrezzature scientifiche.

Il Governo conferma il paradossale taglio di 300mila euro al fondo affitti, nonché il taglio di 16 milioni agli organismi internazionali correlati alla ricerca. Invece ci sono nuove risorse sul diritto allo studio con 36 milioni aggiuntivi per le borse di studio che potranno incrementare il numero degli studenti beneficiari. Peccato ne avessimo chiesti almeno 200 per debellare la figura dell’idoneo non beneficiario. La Ministra Bernini vive in una realtà social immaginaria, nella quale se la canta e se la suona da sola. Avevamo chiesto di poterle parlare degli emendamenti alla Legge di Bilancio ma non ci ha mai risposto. Deve accettare un confronto reale con gli studenti e le parti sociali, anche quando sono in disaccordo con lei.

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Intanto, continuano le proteste in tutta Italia, con manifestazioni regionali a Venezia, Milano e Palermo. L’obiettivo è quello di responsabilizzare non soltanto il Governo nazionale, ma anche le Giunte regionali. La competenza sul diritto allo studio universitario è infatti in mano alle Regioni, eppure molte di queste definanziano borse e alloggi universitari. In occasione dell’approvazioni delle Leggi di Bilancio regionali, denunciamo inaccettabili tagli e chiediamo ai Consiglieri Regionali di intervenire con appositi emendamenti, depositati grazie ai gruppi di opposizione.

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