Tagli alle università, dopo la Crui anche il Cnsu boccia il Governo sul Decreto FFO. Servono almeno 700 milioni solo per inflazione.

Non solo la Crui, ma anche l’organo che rappresenta gli studenti universitari boccia il Governo. Con un parere approvato oggi e inviato alla Ministra Bernini, il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari si è espresso contro il decreto di riparto dell’FFO.

“Il taglio di 173 milioni di euro è solo la punta dell’iceberg. In realtà – dichiara dopo l’approvazione Antonio Cento, capogruppo dell’Udu in Cnsu – le risorse mancanti sono pari a mezzo miliardo. Non va conteggiato infatti l’aumento obbligatorio e vincolato per legge, pari a 340 milioni. Significa che gli atenei avranno un buco enorme nel bilancio perché mancherà mezzo miliardo che prima potevano utilizzare liberamente. Un taglio così grande non si vedeva dal 2013”.

Stupore viene espresso dalla Presidente del Cnsu, Alessia Conti, per la risposta del Ministero dell’Università e della Ricerca alla Crui. “I rilievi dei Rettori sono tutt’altro che pretestuosi – puntualizza Conti – ma anzi corrispondono ai malumori di tutta la comunità studentesca, come il CNSU ha evidenziato nel parere approvato oggi. Chiedevamo di recuperare l’inflazione e gli scatti stipendiali, salvaguardando le risorse sul benessere psicologico, invece hanno tagliato le risorse. Non è accettabile sentire la difesa del Ministero in cui dichiara di aver stabilizzato le risorse, cosa non vera. Le risorse disponibili in termini reali, depurate dall’inflazione, sono crollate dal 2020 ad oggi”.

L’Unione degli Universitari chiama in causa direttamente la Presidente del Consiglio. “La colpa di questi tagli è da ricercare nella Legge di Bilancio. Avevamo fatto presentare degli emendamenti per cancellare i tagli e recuperare le risorse disponibili, ma erano stati tutti boccati senza alcuna discussione. La Presidente Meloni cambi idea, non è ammissibile fare cassa sull’università e sulla ricerca. Le chiediamo di intervenire in sede parlamentare per stanziare almeno 700 milioni aggiuntivi per il 2024” dichiara il sindacato studentesco.

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