È recente la notizia della pubblicazione della bozza di decreto che modifica i requisiti delle università telematiche a cura della ministra Bernini.
Fra le modifiche principali, la diminuzione del rapporto docenti/studenti e l’implementazione del 20% delle lezioni in modalità sincrona.

L’insoddisfazione di UDU nei confronti dell’assenza di una regolamentazione sui finanziamenti: “riformare le telematiche senza occuparsi di porre un tetto alla privatizzazione significa allontanarsi sai problemi reali” – dichiara Sabrina Loparco, delegata alla didattica per UDU – “il problema delle telematiche è che sono università private con pochissimi controlli sui fondi. Sono legittimate ad assumere l’identità di società di capitali, praticamente istruzione a scopo di lucro. Non ci stiamo”

Poi, le problematiche nel merito delle modifiche: “Pensare di risolvere la questione della scarsissima qualità della didattica delle telematiche aggiungendo delle ore in sincrono significa non aver inteso il problema, anzi, la misura creerà problemi a tutti gli studenti che scelgono di studiare in asincrono per incompatibilità di orari, come gli studenti lavoratori” – continua Loparco.

Sul rapporto docenti/studenti si evidenziano diverse perplessità: “permane l’annosa questione della disparità totale del rapporto con gli insegnanti che non può risolversi cambiando i requisiti! è necessario occuparsi del problema alla sua radice in quanto rappresenta uno dei principali motivi di calo della qualità della didattica”

E conclude “chiediamo una riforma delle telematiche da anni, ma non possiamo accettare una misura che non si occupi dei finanziamenti!”

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