In occasione dell’ultima riunione informale del CdA dell’Esu, Mercoledì 10 Settembre, è stato annunciato l’ennesimo aumento del costo di un pasto completo nelle tariffe A e B della mensa (2,50->2,60 e 4,50->4,60). Imposto dalla Regione ma non necessario secondo l’Esu di Padova, ci siamo posti l’obiettivo di provare a ridurne il peso sugli studenti, sfruttando il ricavato per calmierare il costo dei ridotti o ottenere un aumento dei servizi. Ci impegniamo contestualmente a richiedere alla regione di tornare sui propri passi rivedendo le tariffe.

Portiamo però una buona notizia: l’orario di apertura delle mense viene prolungato di un quarto d’ora, per andare incontro alle necessità degli studenti senza pausa pranzo!

Ma veniamo al punto più spinoso: le residenze.

Tutti i posti per gli anni successivi al primo sono stati fortunatamente coperti.

Siamo stupiti dai risultati delle assegnazioni per i primi anni: al fronte di un’aumento di posti (da 650 a 700), le domande si sono ridotte di 120 unità. Fra queste, le domande degli studenti fuorisede (ovvero quelli che abitano più lontano dall’Università e hanno maggiore necessità e diritto all’alloggio) si sono ridotte di 88 unità.

Come lo scorso anno, l’Esu prevede che circa un centinaio di posti rimarranno vuoti a causa delle rinunce e potranno quindi essere assegnati agli studenti pendolari.

È impossibile pensare che esistano solo 926 studenti al primo anno, fuorisede e bisognosi di un alloggio a canone agevolato o direttamente scalato dalla borsa di studio. Siamo fermamente convinti che la burocrazia complessa, la poca informazione sugli alloggi e le modalità di domanda creino centinaia, se non migliaia, di “idonei inconsapevoli”: studenti che avrebbero pienamente diritto all’alloggio ma non sanno o non riescono a fare domanda.

“Come Studenti Per UDU Padova – afferma Federico D’ambrosio, rappresentante degli studenti nel Cda dell’Esu –  abbiamo richiesto con forza una semplificazione delle modalità di richiesta dell’alloggio: perché non inserirla dentro la domanda di preimmatricolazione affinché ogni futuro studente venga messo di fronte alla possibilità farne richiesta, una volta informato direttamente sulle modalità? Perché costringere uno studente a compilare moduli doppi per borsa e alloggio? Non vediamo ragione per cui Università ed Esu non possano integrare i propri sistemi: un risparmio ed un beneficio agli studenti.”

Solo se a tutti verrà data possibilità di presentare domanda si potrà agire sull’aumento dei posti letto (già in programma per l’anno prossimo) per soddisfare i bisogni degli studenti. Sia che studino a Padova sia in una delle sedi distaccate, ad oggi prive di alloggi convenzionati.

Riteniamo fondamentale che le modalità di conferma e di pagamento della caparra vengano semplificate ulteriormente, lungo la strada tracciata dal nostro intervento in Consiglio degli Studenti. Abbiamo già ottenuto un’apertura a riguardo dal Commissario Rocco Bordin e continueremo a combattere nei prossimi mesi per abbattere un altro ostacolo al Diritto allo Studio: la ridondante burocrazia.